Si pensava che il mercato delle auto e più generalmente il settore automotive potesse andare incontro ad alcuni problemi a causa dell’emergenza coronavirus, ma non era facile prevedere che lo stesso non riuscisse a ripartire come stanno mostrando i dati relativi al mese di maggio appena trascorso.
Calo terribile immatricolazioni a maggio
Nei trenta giorni appena trascorsi, nonostante i concessionari avessero riaperto e la circolazione fosse parzialmente ripresa, il mercato delle auto fa segnare un calo del 50,5% nelle vendite rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un sintomo di quella che è la crisi che la pandemia ha scatenato e che, appare evidente, ha portato a una forte contrazione nell’intero comparto e non solo: bisogna anche tenere conto il numero davvero esiguo delle immatricolazioni a marzo e aprile, quasi azzerate.
Una situazione tutt’altro che facile da affrontare e che mostra, in base alle reazioni, come analogamente a ciò che è successo in Francia anche l’Italia speri in un piano di aiuti che possa essere inserito all’interno del prossimo decreto Rilancio. Non si tratta di capricci di grandi marchi quanto del grido di aiuto di tutti i lavoratori della filiera, decisamente più ampia di quel che si possa pensare soprattutto se si considerano tutte quelle piccole e medie imprese legate alla componentistica.
Una ricerca condotta dal Centro Studi Promotor ha rivelato che la perdita di fatturato del settore è stata di 8,3 miliardi a cui occorre aggiungere 1,8 miliardi di minor gettito Iva, causata tra le altre cose anche dagli ordini di febbraio rimasti inevasi a causa della pandemia da Coronavirus.
Perdita imponente di volumi per i grandi marchi
Anche i grandi marchi soffrono della situazione: Fca perde il 57,22% dei volumi, Volkswagen ha immatricolato il 52,9% di auto in meno rispetto al 2019 mentre Audi e Bmw insieme alla Mercedes fanno registrare un decremento che si aggira intorno al 40%. Fanno male anche Peugeot (- 39%) e Renault che perde oltre il 50%. Meno imponente ma sempre importante il calo di volumi della Volvo con il suo -12,9% e della Land Rover (-16,10%).
Maggio è stato un vero mese nero per tutti e se la normalità dovesse tornare lo farà molto lentamente, solo se la popolazione sarà in grado di ripartire anch’essa e potersi permettere degli acquisti che al momento sembrano essere fuori discussione. Come già anticipato il settore sta chiedendo aiuto allo Stato per poter perlomeno usufruire di un piccolo incentivo per la ripresa: vedere se la richiesta sarà accettata è tutta un’altra storia.