In Italia molti cittadini e molte imprese hanno rotto gli indugi senza aspettare che la crisi economica finisca; una quota parte di italiani, unitamente a molte piccole e medie imprese, stanno infatti imparando a convivere con la crisi cercando delle opportunità da cogliere al fine di contrastare il grande clima di incertezza e di prudenza.
Non a caso il Censis, Centro Studi Investimenti Sociali, attraverso il Rapporto mensile “Diario della crisi”, ha messo in evidenza come nel nostro Paese stiano arrivando proprio dal tessuto sociale i primi veri segnali di reazione alla crisi economica. Decisamente più attendista e prudente è invece il settore creditizio, con le grandi banche che, in particolare, sono ancora restie e concedere mutui, prestiti e finanziamenti.
Grandi cambiamenti si stanno registrando anche sul versante occupazionale; cresce infatti la quota di cittadini italiani che, dopo aver perso il proprio posto di lavoro, rispetto al passato è decisamente più attiva nel cercare una nuova occupazione.
Il tutto nasce dalla considerazione che, almeno per quest’anno, per trovare un lavoro occorre darsi un gran da fare specie se si considera che a causa della crisi economica, secondo quanto rileva il Censis, solamente il 5% delle nostre imprese ha programmato per il 2009 delle nuove assunzioni.