In questa Pasqua 2023 dobbiamo immediatamente toglierci dalla testa la possibilità di risparmiare se vogliamo acquistare alimenti tradizionali. Il prezzo di uova di cioccolata e colomba è infatti schizzato alle stelle.
Pasqua 2023 più cara delle altre
Quando si avvicina al momento di celebrare una festività si tirano le somme e ci si rende conto che se ci si vuole concedere qualcosa questo risulterà eccessivamente costoso. Per quel che riguarda Pasqua 2023 le associazioni dei consumatori ci raccontano come ad alzarsi in maniera esponenziale quest’anno non siano solo i viaggi e gli spostamenti ma anche cibi che consumiamo per tradizione.
Il Codacons ha preso i prezzi riguardanti diversi beni e prodotti e li ha confrontati con quelli dello scorso anno nello stesso periodo. È emerso che alcuni prodotti abbiano raggiunto addirittura incrementi superiori al 70%.
Qualcosa di assurdo se si pensa che si parla di prodotti commerciali da supermercato. L’associazione ha notato come le colombe abbiano subito un aumento medio del 31,8% che in alcuni casi tocca addirittura il 73,6%. E si parla in questo caso solo della ricetta classica. Per quel che riguarda le colombe farcite questa Pasqua 2023 ha portato un aumento che va da un minimo del 20,7% a un massimo del 60,8%.
E se sembra poca cosa un passaggio per quelle più low cost dai 2,39 euro e 2,29 euro in altri casi si passa da 4,98 euro fino a 7,90 euro. Un aumento riscontrabile più o meno in tutti i prodotti alimentari pasquali, poco giustificabile dall’inflazione o dalla crisi energetica.
Troppo costose anche le uova di cioccolato
L’uovo di Pasqua segue più o meno la stessa linea per un rincaro medio in questa Pasqua 2023 del 15,4% componente del 44%, soprattutto per quelle uova pensate specificatamente per i bambini, soprattutto quando ispirate cartoni animati. Si è fortunati se l’aumento si limita a circa un euro per le uova di Pasqua da 150 grammi.
Tutti i soldi che i supermercati intascheranno perché per almeno 7 famiglie italiane su 10 sia le uova di Pasqua che la colomba sono qualcosa di irrinunciabile. E se il Codacons sostiene che buona parte dei rincari sia dovuto proprio al caro energetico e all’inflazione, allo stesso tempo ci si rende conto che alcuni incrementi esagerati possano essere anche frutto di un comportamento speculativo che porta semplicemente i consumatori a essere “spennati”.
Ulteriori incrementi sono stati riscontrati anche nel settore dei trasporti a Pasqua 2023. Per alcune persone fuori sede sarà difficile tornare a casa per questa festività. A meno che non si trovino possibilità alternative di spostamento. Qualcosa che non è alla portata di tutti. Ora che le bollette energetiche stanno scendendo, non sarebbe tempo di ritoccare anche i prezzi dei prodotti al ribasso?