Già negli ultimi anni sembrava essere un trend in calo: il coronavirus ha definitivamente quest’anno affossato le vendite dei beni, portando a saldi flop sia a Roma che a Milano.
Saldi a Roma deludenti e in forte calo
Queste due città sono quelle che più stanno soffrendo le restrizioni alla circolazione e il calo generale del benessere della popolazione. I saldi continuano ad andare giù, non decollano ancora e se in generale in Italia il calo delle vendite si attesta tra il 30% e il 40%, per ciò che concerne Roma e Milano i numeri si fanno ancora più tragici, toccando delle percentuali di decremento pari al 60%-70%. Come ha spiegato all’AdnKronos Valter Giammaria, presidente di Confesercenti Roma per ciò che riguarda la Capitale:
La situazione è molto critica registriamo cali dal 50 al 70% nelle vie del centro storico a Roma e anche in provincia, ma se gli acquisti vanno male anche nel periodo dei saldi che fai? Chiudi. [Non solo] l’incertezza dovuta alle zone rosse, arancioni e gialle ma anche i provvedimenti comunali ostacolano il commercio. E per non parlare della crisi che stanno attraversando bar e ristoranti. Sembrano misure fatte apposta per affossare il commercio di vicinato…siamo esausti.
Posizione comprensibile se si pensa che durante i saldi i commercianti vendono il 30%-35% del totale annuale.
Milano in calo a causa zona rossa
La Lombardia e Milano non si trovano di certo meglio di Roma: in città specialmente i saldi sono partiti un po’ in sordina e sebbene i negozi di articoli sportivi abbiano visto crescere un po’ le vendite, in realtà tutti sono stati colpiti e in modo negativo, dalla zona rossa decretata. Andrea Painini, presidente Confesercenti Milano, ha sottolineato come il calo nelle vendite sia pari al 50%-60% e non solo: sarebbe al vaglio una class action contro chi ha sbagliato nel fornire i dati al ministero della Salute che hanno portato la Lombardia, erroneamente in zona rossa. Sottolinea il presidente dell’associazione:
La voglia di fare acquisti c’è ma ultimamente viene sfogata su internet a danno dei negozi fisici. Corso Buenos Aires è vuoto, non c’è nessuno che gira, complice anche il maltempo, neanche i turisti e nonostante siano chiusi i centri commerciali nel week end.
Il resto d’Italia, come già anticipato non se la passa meglio: il calo delle vendite è generalizzato e gli esercenti, già affossati dal lockdown e dalle chiusure autunnali, sono in molti casi allo stremo. C’è chi dice se vi saranno altre chiusure, non sarà poi possibile riaprire. A soffrire di più ovviamente sono i negozi di vicinanza, quelli che non fanno parte di grandi catene o franchising che, seppur indirettamente, possono contare su una maggiore protezione.