Una buona notizia: gli sconti benzina saranno rinnovati fino al 2 agosto. Il problema? Da luglio arriverà un altra stangata per quel che riguarda le bollette dell’energia. Con un aumento annuale calcolato di oltre 600 euro.
Una situazione difficile da gestire
Quella che già nell’autunno del 2021 si era profilata come una crisi abbastanza complessa da affrontare, con l’attacco della Russia in Ucraina è andata peggiorando esponenzialmente. La benzina in questi ultimi giorni aveva raggiunto dei livelli imbarazzanti e poco gestibili dal consumatore. La proroga degli sconti benzina era qualcosa che quasi veniva data per scontata, data la manifesta intenzione del Governo di sostenere la popolazione e le imprese.
I ministri Daniele Franco e Roberto Cingolani hanno firmato lo scorso 24 giugno il decreto che sancisce la proroga di quei provvedimenti già messi in atto per abbassare il prezzo dei carburanti. Questo significa che viene confermato lo sconto di 30 centesimi al litro su benzina, diesel, Gpl e metano per autotrazione.
Inutile ribadire che Il livello dei prezzi era e rimane preoccupante nonostante gli sconti benzina. L’ultima rilevazione settimanale compiuta dal ministero per la Transizione ecologica del 20 giugno parlava di un prezzo medio di 2,063 euro al litro per la benzina, 2,006 per il diesel e 82,9 centesimi per il Gpl. L’azione dell’Esecutivo in tal senso deve essere considerata un punto di partenza però e non uno di arrivo.
Si poteva fare di più anche con gli sconti benzina
E questo perché, come sottolinea anche Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, ci troviamo davanti a una emergenza nazionale che necessità di più di un piccolo sconto. La sua associazione aveva proposto di tornare ai prezzi amministrati: il mancato accoglimento di una tale proposta, ha spiegato l’esperto, presupponeva un aumento di 10 centesimi almeno dello sconto, con una riduzione dell’Iva al 10% invece dell’attuale 22%.
Anche le altre associazioni sono più o meno della stessa idea sugli sconti benzina. Ovvero quella di fare di più: questo perché la situazione attuale, sul lungo periodo, rischia di rivelarsi un ulteriore regalo alle compagnie petrolifere. E questo perché nonostante la diminuzione queste stanno venendo al mercato con prezzi più alti di 2 euro al litro.
Secondo i conteggi delle associazioni di consumatori sarebbe attiva una speculazione di almeno 35 centesimi per ogni litro venduto, traducibile in extraprofitti per circa 12 miliardi annui. Se questo si aggiungono i rincari sull’energia previsti dal primo luglio va da sé che il costo sia diretto che indiretto per la popolazione diventa davvero insostenibile. Con cifre che tra la benzina e l’energia arrivano a toccare e superare i mille euro in più annui.