Sky, Mediaset, Dahlia e, soprattutto, la RAI. E’ infatti proprio la televisione di Stato che, con le proprie decisioni, rischia di fare da ago della bilancia nel sistema televisivo dove è in corso una vera e propria battaglia. La decisione della televisione di Stato di non rinnovare il contratto con Sky, e di dar vita con Mediaset e La7 alla piattaforma Tivùsat rischia, secondo la Federconsumatori, di mandare il sistema radiotelevisivo in uno stato confusionale. Ci sono infatti troppe piattaforme, troppi decoder, con inevitabili costi a carico dell’utenza, e soprattutto poca regolamentazione specie se si considera che la RAI dovrebbe trasmettere la propria programmazione, in quanto servizio pubblico, foraggiato con il canone pagato dai cittadini che possiedono il televisore, su tutte le piattaforme esistenti. Per questo, la Federconsumatori ha ribadito la necessità di un intervento dell’Antitrust per fare chiarezza, e per evitare, tra l’altro, che i salotti delle famiglie siano invasi da decoder e telecomandi sempre più complicati.
2 commenti su “Sistema televisivo: troppe piattaforme e programmi oscurati”
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voglio sapere se con il decoder tivusat
e combatibile anche x la germania
grazzie
Allora, non capisco, prima ci fanno spendere un sacco di soldi per comprare o un televisore con incorporato il decoder, o i vari decoder, per poi, tra un paio di mesi, si deciderà che la Rai dovrà trasmettere su tutte le piattaforme, tra cui anche Sky. Io che ho comprato un televisore con incorporato il decoder, un altro decoder esterno, poi visto che non ho il Mux4, ho dovuto comprare un decoder satellitare Tivu sat, che ora si è rotto, con tutti i soldi che ho speso mi ritrovo tutti i canali Rai sul decoder Sky, chi mirimborserà?