Invece di ridurre i giorni di vacanza, magari a causa di un budget più ristretto rispetto al passato, a causa della crisi economica, non mancano i cittadini italiani che puntano sulle vacanze a “scrocco”, ovverosia quelle per cui si “approfitta” dell’ospitalità di amici e parenti presso le località di villeggiatura. Tale tendenza, secondo quanto emerge da una ricerca della Commercio di Monza e Brianza, dal titolo “Le famiglie lombarde e l’estate”, è più radicata in Lombardia tra i cittadini milanesi, mentre i monzesi, piuttosto che bussare alla porta di parenti ed amici, preferiscono ridurre i giorni di vacanza. Con la vacanza a “scrocco” una famiglia riesce mediamente a risparmiare, secondo le stime dell’Ente camerale, quasi 750 euro; e quando non è possibile andare da parenti o amici si punta molto spesso sul campeggio. Lo stile, sempre in Lombardia, è invece diametralmente opposto per i bergamaschi ed i bresciani, i quali, con una percentuale sopra la media nazionale, non sono per nulla intenzionati a modificare qualità e durata della vacanza dello scorso anno; il tutto in barba alla crisi!
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