L’indice americano che influenza l’andamento delle borse mondiali continua a salire senza sosta dopo lo swing di minimo del 28 Gennaio (che ora diventa supporto chiave per il medio periodo), trascinando a fatica gli altri Mercati Europei e negando ogni tentativo di inversione atteso dai più.
Ancora si parla di crisi e di recessione ma l’indice nega tutte le ipotesi negative portandosi oltre ai 12000 punti per puntare direttamente a 12500 punti, livello psicologico di lunghissimo periodo che sarà da controllare in close mensile; un semplice sorpasso dello stesso non basterà a dare segnali positivi ma conterà anche il tempo in cui il Mercato sarà stazionato al di sopra della resistenza, come a confermare la vera entità del rialzo che sembra sempre di più l’inizio di un up-trend di lunghissimo periodo che spazzerà via i ricordi della crisi.