Anche oltreoceano gli indici si flettono sotto la pressione delle vendite: dopo aver testato precisamente la statica di lungo periodo rossa posta a 9031 il Dow Jones ripiega con violenza fino a raggiungere il supporto a 8129 non violato in chiusura di candela daily.
È ora questo il livello da non rompere nuovamente per evitare di rivedere i minimi del 2008 ed innescare un nuovo ribasso violento.
La tenuta degli 8129 negli ultimi due giorni della settimana porta comunque una ventata di ottimismo per la settimana entrante, che vede la prima resistenza posta a 8795 con target ancora 9031: un long si potrà tentare comunque anche su un ritorno agli 8129 nelle sedute di Lunedì e Martedì per anticipare un’eventuale ripresa degli indici, con la possibilità di inserire stop-loss (oppure stop & reverse) appena al di sotto dello stesso livello.
La situazione sull’indice S&P-500 non fa’ altro che confermare la tenuta dei livelli visti Giovedì e Venerdì scorsi: il rimbalzo è avvenuto in area 842 a ridosso del supporto rosso e della Bollinger Inferiore: la situazione quindi vede come target più probabile nel breve periodo l’area 887 prima e 922 poi nella migliore delle ipotesi.
Anche su questo indice il livello di supporto non dovrà essere superato al ribasso in quanto porterebbe un nuovo affondo con target 800 prima e 768 poi.
Sostanzialmente, dopo due giorni di range particolarmente ristretto gia ci si aspetta un’esplosione di volatilità con forte direzionalità su entrambi i mercati: a seguire dunque anche in Europa avremo di “riflesso” un movimento simile sui nostri indici più importanti quali Dax, Eurostoxx, SpMib, Cac.
Da nessun mercato però arrivano chiare indicazioni dall’analisi ciclica: ancora la situazione è in dubbio circa le troncature e gli allungamenti dei cicli temporali importanti, per cui vista la situazione è bene navigare a vista ora più che mai eseguendo operazioni quanto più brevi possibili e incassando eventuali profitti appena si presenta l’occasione.