Nel precedente articolo dedicato al Dow Jones si parlava di quanto fosse importante aggiornare costantemente le analisi: la volatilità estrema alla quale ci siamo dovuti abituare nell’ultimo periodo rende indispensabile osservare molto da vicino ogni singola giornata di contrattazione per ricavarne tutti gli elementi possibili.
Dopo soli 2 giorni di contrattazione dall’ultima analisi pubblicata, nella quale si ipotizzava una possibile tenuta dei livelli di supporto, assistiamo infatti ad un ulteriore segnale rialzista di notevole importanza: la gia citata Candela Marubozu appare nel grafico giornaliero del DJIA (Dow Jones Industrial Average) nella seduta di Lunedì 20 Ottobre. Ma andiamo con ordine.
Nella giornata di Venerdì 17 Ottobre, ultima seduta dell’ottava passata, le contrattazioni aprono alle 15:30 (ora italiana) a 8975,35 (prezzi molto vicini alla chiusura del giorno prima): successivamente assistiamo ad una forte salita delle quotazioni fino al massimo intraday creato a 9281,12. Da questo livello sono iniziate le prese di profitto degli operatori che hanno spinto l’indice a formare il minimo intraday ben sotto l’apertura della stessa giornata (8718,25). La seduta si è conclusa a 8852,22 formando una candela di colore rosso con l’upper shadow di lunghezza doppia rispetto alla lower shadow. Tale formazione presupponeva una dominanza momentanea dei venditori.
Dopo il week-end, l’indice riapre le contrattazioni Lunedì 20 Ottobre a quota 8852,30: livello coincidente con il minimo di giornata. per tutta la giornata gli acquisti hanno superato le vendite di gran lunga, al punto da formare per l’appunto una candela Marubozu di colore verde: in realtà, la differenza tra il valore di chiusura ed il massimo di giornata è di circa 1 punto indice, che rimane comunque una differenza irrilevante, incapace di compromette le aspettative rialziste di tale formazione.
Sappiamo quanto sia rara la formazione su un grafico daily di tale candela, e conosciamo anche le implicazioni rialziste che presuppone: dall’analisi globale, il raggiungimento del primo target a 9800 diventa ancora più probabile nell’immediato futuro. Solo la violazione al ribasso del minimo di ieri comprometterebbe la valenza del pattern rialzista.