Venerdì scorso il Dow Jones ha archiviato l’ottava in rialzo dello 0,58% sul filo dei 10.200 punti indice, ma il listino delle Blue Chips americane, secondo l’esperto di analisi tecnica Robert Prechter, potrebbe crollare del 90% rispetto ai valori attuali nell’arco dei prossimi cinque/sei anni. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, infatti, Robert Prechter, noto per aver pronosticato il crollo dei mercati nell’anno 1987, non esclude che sul Dow Jones si manifesti una correzione di lunga durata, alimentata da una nuova recessione, dopo la forte ascesa registratasi negli anni dal 2003 al 2007. Il Dow Jones a 1.000 punti rispetto ai livelli attuali significa tornare indietro ai valori del 1982, ma anche dover far fronte ad uno scenario peggiore rispetto al crollo del 1929. Speriamo che quella di Mr. Prechter sia una previsione sbagliata, e che non abbia di conseguenza ragione come quando per il 1987 profetizzò quello che poi fu un crac passato alla storia.