L’andamento del Dow Jones a Wall Street divide gli esperti visto che tra il medio ed il lungo periodo c’è una divergenza di aspettative notevole. L’andamento passato è sicuramente, tra gli indici di rilevanza mondiale, il migliore; il recupero delle quote critiche con successivo test dall’alto (come è successo a suo tempo con quota 10000 punti) ha dato forza e vigore alle fasi di salita che ora dovranno sopportare una nuova importante prova dal punto di vista della fiducia. La crisi nata negli Stati Uniti alla fine del 2007 ha devastato il comparto finanziario mondiale ma ad uscirne vincitore è proprio l’indice USA principale che recupera più del 70% del range di discesa avuto proprio tra il 2007 ed il 2009.
Attualmente nel medio periodo siamo prossimi ad una fase di discesa che andrebbe a concludere la prima fase del nuovo ciclo a tre anni iniziato in anticipo sul bottom relativo di Ottobre scorso. Questo vuol dire che ci si aspetta a Marzo una flessione che diventerà reale con la perdita di quota 12800, rimandando ad Aprile l’eventuale ritorno nel mercato Toro che caratterizza Wall Street fin dal 2009. L’attenzione nell’area Euro per quanto riguarda i problemi del “mondo finanziario” favorisce sicuramente Wall Street che nelle fasi di debolezza ha target molto più contenuti rispetto all’Eurozona. Si parla infatti di un target price a 11500 come massima estensione ribassista che pur lasciando spazio nel medio periodo per approfittare del movimento non cambia le previsioni di lungo che prevedono un 2012 buono per l’indice in questione. Escluse catastrofi imprevedibili quindi, anche se nel breve periodo ci aspettiamo un ritracciamento sappiamo che nel lungo le aspettative saranno rialziste fino a che non vedremo il Dow Jones andare con decisione sotto a 11500 punti consolidando la discesa. A quel punto allora anche il quadro di lungo subirà variazioni, ma fintanto che questo supporto non verrà perso le previsioni sono più che positive.