A Wall Street il Dow Jones supera i 20mila punti e trascina con se anche tutti i mercati europei. Per quanto gli analisti sostengano che la soglia è praticamente solo psicologica, l’andamento del titolo potrebbe influenzare e non poco l’economia di questo periodo.
Su questo sono d’accordo tutti: vi saranno delle conseguenze che seguiranno a questo andamento del Dow Jones. Non si può non notare che si tratta della prima volta nella storia dello stesso che questo obiettivo viene superato, anche se tale “superamento” è avvenuto con un semplice + 0,61% di incremento. Per gli esperti si tratta dell’effetto Trump che, come era possibile ipotizzare, su carta con la sua spinta alla nazionalizzazione sta spingendo in maniera netta il mercato. Anche il Nasdaq ha puntato in alto: l’indice tecnologico è salito dello 0,86% a 5.600,96 punti mentre l’indice S&P500 è avanzato dello 0,46% fino a raggiungere i 2.290,64 punti.
Come già anticipato tutto questo ha dato una forte spinta anche alle borse europee. Tutti i listini, anche se non sono stati registrati particolari balzi in avanti hanno mostrato di aver subito un spinta positiva non indifferente. Quella più forte in tal senso è Madrid, che ha subito un incremento dell’1,8%, seguita da Francoforte (+1,7%) e Parigi (+1,1%). Milano, per quanto positiva, cresce di meno delle alte ma fa registrare un aumento dello 0,9%, seguita da Londra (+0,4%). A trainare l’Europa è il settore finanziario, che cresce del 2,2%,
Entrando nello specifico di Milano sono ancora le Generali a dettare l’andamento portando in alto con loro anche tutti gli altri interlocutori correlati.