In questi mesi del nuovo anno, iniziano ad intravedersi alcuni spiragli dell’uscita dalla crisi, anche se rimane una forte incertezza e grande volatilità anche dopo le recenti crisi che hanno interessato la Russia e l’Ucraina. Quindi fare previsioni su come saranno gli andamenti economici futuri è difficile, in quanto dipende da molte variabili, ma una cosa è certa: gli esperti sono d’accordo nell’affermare che nel 2014 è meglio stare lontani dagli Emergenti.
E di questo ne sono convinti anche gli analisti di Ing Investment Management. Valentijn van Nieuwenhuijzen, responsabile della strategia di investimento della società olandese, dice: “Nel mercato del reddito fisso ci aspettiamo che i rendimenti saranno inferiori a quelli degli ultimi due anni e per questa ragione saranno molto importanti le scelte di diversificazione del portafoglio” spiega Corriere Economia. Stando agli analisti di Ing, infatti, alcune classi di obbligazioni, in particolare i Bund tedeschi e i Treasury americani, avranno rendimenti negativi, ma non tutti i bond incorreranno in questo rischio.
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I tassi di interesse molto bassi e la ripresa economica, seppur tenue, appoggiano invece il ramo azionario. E van Nieuwenhuijzen spiega: “Anche in questo caso, occorrerà differenziare attentamente il portafoglio perché le borse dei paesi sviluppati offriranno ancora buoni rendimenti mentre i listini dei paesi emergenti potrebbero peggiorare ulteriormente dopo le perdite già incassate nell’ultimo biennio”.
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Le prospettive migliori, vanno ai listini d’Europa ed anche negli Stati Uniti è possibile una crescita moderata di Wall Street. Negative, invece, le prospettive dei mercati emergenti, “in cui alla crescita economica più elevata rispetto a quella dei paesi più sviluppati non si accompagna un parallelo aumento degli utili societari”, conclude van Nieuwehuijzen.