L’Eba, autorità bancaria europea, ha chiesto a 27 istituti di credito di ripatrimonializzarsi per un totale di 76 miliardi di euro. Gli stessi istituti ne hanno tuttavia raccolto ben oltre, per 94 miliardi di euro. Fondi collocati quasi interamente in capitale, mentre gli attivi calano di 0,62 punti percentuali. Sarebbero “solamente” sette, per ora, le banche salvate dai governi nazionali: tra queste, anche l’italiana Monte dei Paschi di Siena che, seppur non può certo dirsi esplicitamente salvata dallo Stato, ha di fatto goduto di un trattamento di supporto molto importante.
A fare il punto sulla situazione è stata La Repubblica, che ricorda come “le grandi banche europee hanno fatto i compiti a casa richiesti dall’Autorità bancaria europea (Eba). I risultati del test sul capitale – che ha richiesto un rafforzamento temporaneo per aumentare al 9% il rapporto patrimoniale Core tier 1 – dimostrano che gli istituti coinvolti hanno aumentato la dotazione di 94,4 miliardi, molti più dei 76 miliardi che erano stati richiesti per loro lo scorso dicembre”.
A commentare il lavoro svolto è poi stato Andrea Enria, presidente dell’autorità, che ricorda come il lavoro di rafforzamento delle banche stia procedendo come da programma, e come “le banche europee si trovano ora in una posizione più solida per fornire sostegno alle attività di prestito all’economia reale e consentire un ripristino graduale della capacità di accesso delle banche al mercato dei capitali per le loro esigenze di finanziamento. Rimangono sfide significative per uscire dalla crisi e rispettare i nuovi standard regolatori, ma è un passo importante e necessario nel processo di risanamento dei bilanci bancari dell’Eurozona”.
Occorrerà tuttavia attendere il mese di settembre per poter disporre dello spaccato dei singoli interventi che le 71 banche hanno effettuato per ripatrimonializzarsi in maniera congrua. E, soprattutto, in che modo gli istituti che non sono riusciti a cavarsela da sola hanno potuto sottrarsi dalle difficoltà. “Per sette banche” – conclude infatti La Repubblica – “è stato necessario l’aiuto pubblico per ricapitalizzare. Sono Monte dei Paschi per cui il governo si è detto disponibile a nuovi prestiti fino a 2 miliardi, le portoghesi Caixa geral de depositos (1,65 miliardi), Banco comercial portugues (3 miliardi), Banco Bpi (1,5 miliardi), la slovena Nova Ljubljanka (0,32 miliardi), infine le due cipriote Bank of Cyprus e Cyprus popular. Per queste, l’Eba ha ottenuto rassicurazioni che raggiungeranno il 9% di Core tier 1 nel quadro della richiesta di aiuto al fondo Efsf”.