La Cina è sempre più la fabbrica del mondo, e soprattutto degli Stati Uniti, ormai letteralmente invasi, come gli altri, dai prodotti fabbricati nel paese asiatico. A fare i conti ci ha pensato l’Amministrazione generale delle Dogane cinesi, che tiene sotto controllo le esportazioni. Secondo l’amministrazione cinese, il surplus commerciale del paese verso gli USA è ulteriormente salito nell’anno appena trascorso, e rappresenta più della metà del surplus totale che i Cinesi vantano sul resto del mondo. Nel 2017 il surplus commerciale cinese nei confronti del colosso americano ha toccato un nuovo record, arrivando a toccare i 275,81 miliardi di dollari. Su un surplus commerciale totale di 422,5 miliardi, questo dato rappresenta il 65%. Da notare che il surplus totale cinese è invece diminuito, e nel 2016 era di 486 miliardi. Si tratta di una contrazione di più di 60 miliardi di dollari in un anno, che però non ha riguardato gli Stati Uniti, che anzi, nonostante gli intenti di Trump, sono sempre più dipendenti dalla manifattura cinese. Nel 2015 gli USA avevano già segnato un record, con un surplus a sfavore, verso la Cina, di 260,8 miliardi. Solo a dicembre la bilancia dei pagamenti ha registrato un bilancio verso la Cina di 25,55 miliardi da parte degli USA, su un totale di 54,69 miliardi del surplus cinese. A novembre il surplus era ancor maggiore, di 27,87 miliardi di novembre ma il totale del surplus cinese era di 40,21 miliardi
Donald Trump dunque, nonostante le dichiarazioni, non è ancora riuscito a diminuire questo surplus. Ora spera che la nuova riforma fiscale riporti le aziende a fabbricare in America per essere meno dipendenti dall’estero. Anche la Francia, per dichiarazione del suo presidente Macron, avrebbe chiesto ai Cinesi di consentire una maggiore penetrazione economica del paese, per controbilanciare le esportazioni tra i due paesi. Nel 2017 la Cina ha esportato merci per circa 2.300 miliardi di dollari (+7,9%) e importato 1.800 miliardi di dollari (+15,9%).