Slitta ad ottobre il prossimo giudizio dell’Unione Europea a proposito dei conti pubblici italiani: una buona notizia per il nuovo Governo che si spera si insedi a breve, il quale avrà modo di correggere, almeno in parte, quel che non va nelle finanze del nostro paese.
Tentando di rimanere sorda alle diverse ed infattibili proposte delle campagne elettorali l’Europa dà più tempo ma invita tutti a muoversi sulla strada delle riforme già intrapresa ed alla messa in atto di politiche economiche che consentano di mantenere la sostenibilità del sistema pensionistico puntando a tagliare quelle troppo alte rendendo al contempo più efficiente il comparto dell’occupazione. Soprattutto quella femminile.
Sono questi i principali messaggi, secondo quanto appreso dall’Ansa, contenuti nella bozza delle raccomandazioni che la Commissione europea rivolgerà all’Italia e agli altri paesi dell’Eurozona mercoledì prossimo: è importante sottolineare però che fino alla sua “discussione” di martedì il documento potrà essere cambiato in base a potenziali modifiche di scenario.
Sui conti pubblici Bruxelles intende attendere che il nuovo Governo si palesi con le sue proposte e che la crescita mostri la sua tendenza: in cambio della non apertura di nessuna procedura sul debito si aspetta però che vengano mantenute le promesse fatte nel corso del 2017. Non si esclude addirittura che la prossima verifica possa slittare a marzo 2019 ma, come sottolineato, i “conti pubblici” dovranno dimostrare di meritare tale trattamento, dimostrando che è possibile continuare sulla strada del miglioramento a prescindere da chi occupa il Parlamento: al primo posto deve esservi sempre il bene dello stato e dei cittadini.