L’Unione Europea ha trovato un accordo e ha deciso che i conti pubblici italiani possono attendere. Niente più pressioni, per il momento, sul bilancio di Stato dunque, perché la commissione europea ha deciso che non ci sarebbero state indicazioni, quest’anno, per i bilanci del 2018. Le correzioni quindi, verranno negoziate dai singoli paesi, a seconda delle necessità. Avranno tempo fino ad ottobre, per trovare la giusta correzione sui conti, mentre i commissari non rivedranno i parametri. Un modo per alleggerire la tensione sui bilanci, in questo periodo di difficoltà, senza comunque consentire divagazioni dall’attuale griglia. Si viene incontro ai paesi in difficoltà, raggiungendo un compromesso tra chi voleva dei parametri più blandi, e chi voleva invece inasprirli. La soluzione, è stata quella del rinvio, sotto comunque la vigilanza dell’Europa, che potrà sempre riprendere la via dell’austerity e delle raccomandazioni. Si è giunti alla decisione dopo molte ore di incontri tra i commissari, in modo che alcuni paesi, tra cui l’Italia, potessero avere più margini di manovra. Per l’Italia, l’aggiustamento deve aggirarsi intorno allo 0,6% per il prossimo anno, una richiesta che fino a poco tempo fa, l’Europa pretendeva fosse fatta entro aprile di quest’anno. Ha vinto insomma la linea ragionevole, che tiene conto della debolissima ripresa economica che l’Europa vive, quella che vuole attendere tempi migliori, prima di stringere ancor più forte la cinghia.