La Spagna non è poi così vicina al downgrade. Ad esserne convinta è una delle principali agenzie di rating del mondo, Fitch, che avverte: se il Paese iberico domanderà aiuti finanziari, a quel punto potrebbe non essere inevitabile procedere a un taglio del rating di merito del debito. Rimane ora da comprendere quanto, effettivamente, le finanze pubbliche spagnole siano capaci di reggere con le proprie forze all’impatto della crisi economica finanziaria della seconda parte del 2012, e quante possibilità, invece, vi siano di ricorrere al fondo Salva Stati.
A indicare che, in caso di “ulteriore richiesta di aiuto finanziario da parte della Spagna che comportasse l’acquisto di titoli di Stato da parte dell’Efsf-Esm” (per evitare bis nello spread Spagna al massimo storico), tale comportamento potrebbe non innescare un declassamento “automatico” del rating sovrano, è proprio una delle principali agenzie di rating del mondo. A riportare in Italia la notizia, invece, è il quotidiano economico finanziario Il Sole 24 Ore, secondo cui a scrivere quanto sopra è Fitch, “spiegando che acquisti da parte dei due Fondi, soprattutto se accompagnati da acquisti sul mercato secondario da parte della Bce, ridurrebbero significativamente il rischio di una crisi di liquidità e aiuterebbero la Spagna a conservare l’accesso a finanziamenti sui mercati a tassi sostenibili e ad alleviare la pressione sui rating sovrani del Paese”.
Pertanto, l’aiuto esterno fornirebbe alla Spagna “la boccata d’ossigeno” necessaria per attuare il suo piano di riforma fiscale ed economica. Secondo l’agenzia di rating, prosegue il quotidiano economico finanziario nazionale, “la credibilità dei piani di riforma e risanamento «potrebbe essere rafforzata dall’introduzione di condizioni agli aiuti nell’ambito di un Memorandum di intenti con Efsf/Esm. Tuttavia, avverte Fitch, se gli acquisti di titoli da parte dei due Fondi e/o dalla Bce, finissero per essere dei sostituti rispetto alle fonti di capitale privato, e non degli aiuti all’accesso a tale capitale, Fitch porrebbe il rating della Spagna sotto esame. L’agenzia tuttavia ritiene tale scenario improbabile e ritiene che la Spagna farà progressi nel risolvere i suoi squilibri macroeconomici, inclusa la ristrutturazione del settore bancario, tali da poter mantenere l’accesso ai mercati, sia pure con l’aiuto di Esm/Efsf e di Bce”.
Lo stesso non vale, ovviamente, per altri Paesi: S&P abbassa outlook Grecia.