L’Ecofin avanza le sue proposte alla Commissione Europea e cerca dei piani d’azione per il problema delle sofferenze bancarie, tra cui la creazione di bad bank a livello nazionale che possano assorbire i crediti deteriorati delle banche allegre. Via libera comunque ad un piano d’azione immediato che possa smaltire un po’ di spazzatura finanziaria. Siamo agli albori di una nuova strategia nazionale che punti a creare un vero e proprio mercato secondario dei crediti deteriorati, quei ‘non performing loans’ (npl) che difficilmente rientreranno, grazie ai crediti erogati con tanta facilità dalle banche, non solo italiane, negli ultimi due decenni. Vedremo se questo mercato verrà effettivamente creato e riuscirà a portare i prezzi di questa spazzatura vicini al valore dei prestiti deteriorati erogati. Si parla di una quantità enorme, pari a 1000 miliardi, circa il 5% dei crediti totali erogati.
Certo, tutto questo non servirà a niente se si continuerà con l’allegra politica del lassaiz faire bancario, in cui i controlli sono stati pressoché nulli, tanto che in molti invocano oggi un ripristino della Glass-Steagall, la legge di separazione tra banche d’affari e banche di credito. E forse questa sarebbe l’unica soluzione, anche perché ha funzionato egregiamente in passato, permettendo un controllo maggiore da parte dei governi, mentre le banche hanno dimostrato di non sapersi controllare.