“Four more years”. Sono queste le prime parole di Barack Obama a margine della rielezione a presidente degli Stati Uniti. Dopo aver conquistato i 9 grandi elettori del Colorado e i 13 della Virginia, l’inquilino della Casa Bianca ha compreso di poter soggiornare nell’abitazione più vista del mondo per un altro mandato. Altri quattro anni, appunto, con buona pace dello sfidante repubblicano Mitt Romney, che pur in grado di contrastare adeguatamente il democratico Obama in termini di voto popolare, ha dovuto cedere le armi sul conteggio dei grandi elettori.
Un secondo mandato comunque non facile, visto e considerate che ricade nel mezzo di una delle crisi più profonde che abbia mai investito il Paese e la comunità internazionale. Ad ogni modo, oggi non è certamente il momento delle tensioni, quanto della festa delle elezioni Usa 2012, celebrata nel quartier generale di Chicago.
“Faro’ tutto il possibile per finire quello che ho iniziato” – ha scritto Obama sul suo account Twitter – “Lo abbiamo realizzato insieme, ecco, come abbiamo fatto in campagna elettorale ed ecco chi siamo. Il meglio deve ancora venire”. In un’email indirizzata al proprio pubblico, Obama precisa poi che la vittoria non è stata un caso, “voi lo avete reso possibile. Vi siete organizzati quartiere per quartiere. Quando le cose non erano facili, avete dato nuova spinta. Dedicherò il resto della mia presidenza a rendere omaggio al vostro sostegno e facendo ciò che posso per finire ciò che abbiamo iniziato”.
Infine, sempre sul suo account Twitter, Obama ha pubblicato una foto in cui abbraccia la moglie Michelle, accompagnata dalle parole “four more years”. Un tweet che in pochi secondi diventa quello più retweettato di sempre.
Mitt Romney, in ogni caso, esce da questa tornata elezioni Usa 2012 a testa alta, ben più sollevata di quella adottata da McCain nelle elezioni del 2008. Nel suo discorso successivo alla sconfitta, il repubblicano ha affermato che i prossimi anni costituiranno “grandi sfide per l’America”, e “prega che il presidente abbia successo nella guida del Paese. Adesso democratici e repubblicani lavorino insieme”.