Una notizia buona e una cattiva per Enel. Negli Usa trova l’accordo fiscale sulla nuova centrale di Red Dirt, ma la Grecia blocca il parco eolico sull’isola di Evia. Se in Oklahoma, la centrale che entrerà in servizio alla fine dell’anno, per un investimento di 420 milioni di dollari, trova un accordo fiscale favorevole, in Grecia, il progetto del parco eolico di 73 turbine, viene bloccato del consiglio di Stato.
Enel green power North America ha trovato l’accordo per una tax equity di 340 milioni di dollari, per il parco eolico di Red dirt da 300 Mw.
In Grecia invece, gli ambientalisti hanno ostacolato il progetto degli 8 parchi eolici da 73 turbine totali, che rappresenterebbe la centrale a vento più grande della zona. I residenti locali protestano infatti contro il progetto perché andrebbe ad occupare un’area boschiva di grande importanza per la flora e la fauna, ed è intervenuto il Consiglio di Stato perché il Ministero dell’Ambiente aveva già verificato l’impatto ambientale, giudicandolo idoneo. Ma questo non è bastato ai residenti, che giudicano troppo impattante l’impianto, anche con la rete sotterranea di 20 MW.
In Oklahoma invece, i lavori sono cominciati ad aprile,ed andrà a servire oltre 97.000, con un risparmio di CO2 di 860.000 tonnellate l’anno.