Il consiglio del FMI ha approvato un altro prestito alla Grecia, per 1,8 miliardi, ma condizionato dal taglio del debito perché, come sostenuto dal Fondo, il debito greco esploderà tra 30 anni, senza una adeguata ristrutturazione. Quindi sì al prestito, ma sarà erogato solo se la Grecia taglierà il suo debito, anche se il fondo sembra non indicare come. L’indizio è una sorta di condono, da parte della UE, di parte del debito, ma questo punto è stato affrontato molte volte, incontrando sempre l’opposizione della Germania e della Francia, maggiori creditori del paese ellenico.
“Il paese ha bisogno di una forte riduzione della sua esposizione – scrive il direttore generale del Fondo Christine Lagarde – passando così la palla ai creditori, che dovrebbero rinunciare a parte dei loro crediti per aiutare la Grecia. Sicuramente nulla sarà fatto prima delle elezioni tedesche, perché nessuno dei candidati vuole giocarsi i voti con l’aiuto al sud Europa. Con questa decisione l’Fmi fa seguito a quanto stabilito nei corridoi di Bruxelles negli ultimi mesi di difficili trattative. La Germania è stata messa un po’ alle corde, per alcune concessioni, in modo che il Fondo non abbandoni totalmente la Grecia, che in caso di fallimento, metterebbe in crisi i tanti creditori tedeschi.