Brutte notizie sono in arrivo per l’Italia secondo gli economisti di Goldman Sachs sotto forma di downgrade e tutto per colpa della manovra e del suo rapporto deficit/pil che toccherà, come voluto dal Governo, il 2,4% oltre che su una politica fiscale espansiva. Scopriamone le ragioni.
Gli esperti sostengono che agire in questo modo porterà a far deviare la traiettoria del debito, fattore che si tradurrà in un maggior costo del credito sia per le imprese sia per i privati: particolare che porterebbe a un minor surplus e a un incremento nei tre anni del rapporto deficit/pil fino a sfiorare il 3% previsto come limite estremo dall’Europa. Con problematica per la popolazione non indifferente. Spiegano dall’agenzia di rating:
La politica fiscale espansiva secondo noi non avrà un effetto significativo sulla crescita reale del pil. Questo perché sarà accompagnato da un significativo aumento del costo del credito, che porterà a una riduzione delle spese per investimento e dei consumi dei privati. Crediamo che il downgrade da parte di una o più agenzie di rating di un livello metterà ulteriore pressione sugli asset italiani. Un downgrade di più di un livello potrebbe causare dinamiche del debito negative che si auto-alimenterebbero. In questo secondo scenario (che per essere chiari non è il nostro scenario base) non si può escludere una frenata nel flusso di capitali.
Bisognerà inoltre lavorare bene sui rapporti con la Commissione Europea e con i partner europei che porterebbero non pochi problemi nel mercato economico e per ciò che concerne i titoli di Stato. La voglia di rottura con gli schemi, secondo molti analisti, potrebbe portare alla rovina il sistema Italia. Non resta altro che sperare che la crescita possa esserci e stabilizzarsi.