Ieri era il “gran giorno” della Grecia, impegnata nella prima emissione di bond governativi dal 2014. La raccolta è stata di 6,5 miliardi a un tasso del 4,62%. Intanto Atene annuncia che presto ci saranno novità sul taglio al debito per il giugno del 2018, una misura concordata con l’Unione Europea, per interrompere quella spirale in cui è caduto il paese ellenico.
Si tratta della prima emissione da tre anni a questa parte per i titoli di Stato greci, con scadenza a cinque anni con uno spread dalla forbice ancora ampia ma comunque a rendimenti inferiori rispetto all’ultima emissione di tre anni fa, che era del 4,94%. Comunque non siamo ai rendimenti “drammatici” del momento peggiore della crisi. Con parte della raccolta si allungheranno proprio le scadenze di quell’emissione di tre anni fa, mentre il resto andrà alla pubblica amministrazione, che già usufruisce dell’ultimo prestito da 8,5 miliardi preso dalla Ue.
Positivo il commento del premier Tsipras, che sottolinea la ritrovata credibilità della Grecia, e invita a guardare più positivamente il futuro del paese, forte anche delle dichiarazioni di Pierre Moscovici, Commissario agli affari economici di Bruxelles, che conferma la decisione di ridurre il debito di Atene a partire dal giugno dell’anno prossimo. Misure indispensabili, per non lasciare la Grecia al fallimento entro il 2025.