Va subito precisato che il mercato è rimasto chiuso in Giappone (ma i futures del Nikkei sono stati e restano scambiati) e la piazza di Londra quest’oggi non aprirà. Questo potrà, visto anche il lunedì non particolarmente ricco di release, portare ad una contenuta volatilità tipica ormai da alcuni mesi a questa parte di inizio settimana. Un’attenzione maggiore potrà essere attribuita invece alla pubblicazione dell’Indice ISM non manifatturiero degli Stati Uniti prevista per le 16. Sarà invece settimana di banche centrali, a partire dalla Reserve Bank of Australia di questa notte a cui faranno seguito nei prossimi giorni importanti pubblicazione sul fronte oceanico, la Bank of England e naturalmente la Banca Centrale Europea nella giornata di giovedì con entrambi i versanti comunque strettamente interessati da notevoli altri dati macroeconomici. spiega Davide Marone di DailyFx.Dunque possiamo attenderci una buona volatilità sul mercato e, come ribadito, una forte reattività ai dati; d’obbligo perciò, tanto più per operatività di breve e intraday, conservare il calendario macroeconomico ben vicino ai propri monitor.
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Invece per quanto riguarda la settimana scorsa, per quanto caratterizzata dalla festività del primo maggio che ha visto diversi listini europei chiusi e conseguente liquidità ridotta, è stata piuttosto importante sul fronte dei mercati finanziari laddove però gli impatti degli eventi significativi sui prezzi dei principali strumenti finanziari è stato molto limitato. Dopo infatti le comunicazioni delle decisioni in materia di politica monetaria da parte della Federal Reserve, tra le più dovish degli anni recenti, è stata la volta dei dati sul lavoro negli Stati Uniti che, sebbene piuttosto clamorosi e forieri di ottima volatilità nel brevissimo periodo, di fatto hanno mantenuto il quadro generale piuttosto inalterato.