I lavori sulla Legge di Stabilità arrivano al cuneo fiscale e a diversi emendamenti del governo su cui si sta trovando l’accordo. Per il cuneo fiscale c’è l’ok e l’intesa a livello politico nella maggioranza di governo. Ora si inizia la discussione in aula. A livello politico, l’accordo tra Pd e Nuovo Centrodestra sembra essere arrivato, mentre Forza Italia si è astenuta, che di fatto significa voto contrario, e ha criticato l’andamento dei lavori. Una scelta che lascia immaginare un futuro all’opposizione. Il Presidente del Consiglio Letta ha difeso il lavoro e ha dichiarato che la Legge di Stabilità sarà equilibrata.
Nella Legge di Stabilità si affronta quindi il tema del cuneo fiscale ed è stata approvata la proposta della senatrice Rita Ghedini del Pd. Questa proposta prevede che il tetto degli aventi diritti si fermi a 32 mila euro e che le maggiori detrazioni siano per la fascia di reddito compresa tra i 15 mila e i 18 mila euro come reddito lordo. Le detrazioni ammonterebbero così a 1,7 miliardi di euro. Su queste basi, l’aumento netto in busta paga è di 225 euro annui che verranno corrisposti mese per mese.
Un’altra novità della Legge di Stabilità riguarda le aziende partecipate degli enti locali. Si prevede un taglio della retribuzione dei manager del 30% nel caso in cui le aziende registrino tre bilanci negativi consecutivi e si propone la possibilità di arrivare anche al licenziamento. È stata approvata anche la norma che vincola i comuni ad accantonare una quota pari all’importo delle perdite delle società partecipate, e che ha visto la contestazione dei sindaci.