Riunione al Viminale tra Matteo Salvini e gli esperti in economia per tracciare quella che sarà la rotta da seguire, in materia di manovra, per la Lega. I termini per la presentazione della Legge di Bilancio si avvicinano e con essi la necessità di mettere un punto su tutto.
In fin dei conti, le “esigenze” della Lega e quelle dei Cinque Stelle dovranno essere il più possibile concordi tra loro poi essere fattibili ed accettate dal Ministro dell’Economia Giovanni Tria, chiamato a far quadrare i conti nei confronti dell’Europa prima di tutto. Ha spiegato ai giornalisti il vicepremier Salvini:
Certo sarà un compromesso ma per noi non potrà essere un compromesso al ribasso perché non siamo un governo tecnico. Sarà comunque una manovra economica rispettosa di tutte le regole, che farà pagare meno tasse agli italiani
A quanto pare l’esponente della Lega si è reso conto di dover rispettare alcuni dei limiti che diversi esponenti del suo partito erano pronti ad ignorare a costo di incorrere nelle dimissioni di Tria ed in problematiche con Bruxelles.
Ovviamente tra i maggiori punti da chiarire, e potrebbe non accadere ora, è quello di portare il debito pubblico dall’1,4% attuale ad un tetto massimo del 3%: fattore che farebbe volatizzare molti acquirenti dei nostri titoli di stato e che comunque dovrebbe poi scendere nuovamente attraverso atti che peserebbero moltissimo sui contribuenti. E’ importante, sostengono dal Ministero dell’Economia, ridurre il debito puntando alla crescita del Pil.
Saranno in grado i due partiti di trovare una soluzione che non arrechi danno né porti l’Italia indietro nel suo percorso di crescita?