La manovra al momento non si tocca ma c’è dialogo con l’Europa sul tema al fine di soddisfare le richieste della stessa. Così Giovanni Tria commenta la situazione al termine della riunione dell’Eurogruppo nel corso del quale si è invitato, ancora una volta, l’Italia a continuare un dialogo proficuo con la Commissione Europea a proposito dei conti pubblici.
Fino ad ora non è stato trovato un compromesso, sottolinea il ministro dell’Economia, ma non vi è stato nemmeno uno scontro. E specifica:
Ho illustrato la manovra, i dati e la strategia. L’Eurogruppo ha preso atto. Il dialogo sarà con la Commissione che è il nostro interlocutore in questa fase. Noi risponderemo alla Commissione entro i termini prestabiliti. Speriamo che il nostro spread possa scendere quando verrà compresa la nostra strategia dopo il nostro dialogo con i partner europei.
E’ inutile negarlo: molto verrà deciso dalla reazione degli investitori. Dal canto suo il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici non chiude assolutamente al dialogo:
La palla ora è nel campo italiano che deve sottomettere entro il 13 novembre un progetto di bilancio rivisto, ci spero davvero e restiamo disponibili per proseguire il dibattito. E lo auspico perché è assolutamente necessario per andare avanti. L’Italia resta un grande democrazia, fino a prova contraria, dove la democrazia liberale è rispettata, compreso il principio di contraddittorio, che Salvini e Di Maio siano vicepremier sono scelte degli italiani e io li rispetto pienamente nelle loro funzioni.
Il Governo rimane al momento fermo sulle sue decisioni, non facendo mistero di lavorare per rendere comune la legge di bilancio del 2019 compatibile con il Patto di Stabilità: nei prossimi giorni sarà possibile scoprire se si riuscirà a trovare una soluzione che renda possibile evitare la procedura di infrazione.