Si fa sempre più probabile l’organizzazione di un nuovo vertice di Governo, forse mercoledì, per preparare la risposta a Bruxelles in merito alla manovra: i partecipanti? Il premier Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia Giovanni Tria ed i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
I quali dovranno cercare di trovare una soluzione che tenti di superare il muro della linea “troppo” espansiva dei due capi partito, i quali rassicurano che il 2,4% sarà il tetto massimo che il deficit italiano toccherà. Quel che il Governo deve fare al momento ed è l’obiettivo primario di Salvini e Di Maio, è quello di riuscire a far approvare la manovra inserendo nella stessa quel che è stato promesso in campagna elettorale: in particolare la riforma delle pensioni ed il reddito di cittadinanza. Fatto ciò non avrà nemmeno importanza, si sussurra nei salotti politici. se i due partiti affronteranno una rottura.
Il vicepremier Di Maio, parlando con il Financial Times sottolinea che seguire la linea Trumpiana dell’economia, “fregandosene” del deficit fatto, porterà l’Italia a crescere e sarà “una ricetta” da seguire per l’Unione Europea. Il tutto verrà fatto però senza chiudere le porte a Bruxelles, soprattutto per non perdere investitori: una procedura sicuramente verrà aperta, ma il politico è fiducioso della capacità dell’Italia di riuscire ad aprire un dialogo ed allontanare il fantasma delle sanzioni.
Una soluzione che Giovanni Tria potrebbe paventare già oggi in Europa è quello dell’allontamento in tempi sia della riforma delle pensioni sia del reddito di cittadinanza: in questo modo sarebbe possibile, nonostante lo sforamento, rimanere sotto i limiti massimi di deficit ritenuti accettabili.