Secondo Sergio Marchionne, in un’intervista rilasciata alla stampa durante i vertice veneziano tra Italia e Stati Uniti, la Fiat Chrysler garantirà la piena occupazione all’Italia entro un anno. Gli stabilimenti di Pomigliano e Mirafiori entreranno a pieno regime produttivo. Marchionne riepiloga così la situazione storica dell’Italia automobilistica, vista dalla Fiat, che nel 2013 aveva il 40% della forza lavoro in cassa integrazione mentre oggi, a parte i contratti di solidarietà, il resto degli operai lavorano alla produzione.
Secondo l’AD, il piano produttivo in cantiere per il biennio 2018-2020 sarà pieno di soddisfazione, e anticiperà il futuro della FCA anche senza di lui. Per il biennio in programma, Marchionne ha intenzione di annunciare a breve l’avvio della produzione di un altro modello per Mirafiori, mentre altri investimenti sono previsti per Pomigliano. Con questo programma la FCA raggiungerà la piena occupazione per confermare e consolidare il suo posto nel mondo dell’auto.
Attualmente il gruppo rappresenta il terzo costruttore del Vecchio Continente, avendo superato in questa speciale graduatoria, la Ford. La FCA inoltre è convinta di poter risolvere i problemi che l’hanno coinvolta nel Dieselgate, mentre per il futuro, è sempre in cantiere l’idea di un altra megafusione con uno dei gruppi primi nelle graduatorie produttive e di fatturato.