Il Mezzogiorno sarà sempre indietro nella ripresa economica, nonostante i buoni risultati degli anni scorsi, quando il suo Pil si era equiparato quasi a quello del nord. Ma quest’anno la crescita del Pil meridionale sarà del 1,1%, mentre quella del centro e del nord del 1,4%. In particolare l’anno scorso il Pil del sud aveva superato quello del resto del paese, ma è stato solo un fuoco di paglia, prima di tornare allo status quo di sempre. Forte invece il balzo del nord, che passerà dallo 0,8% dell’anno scorso, al 1,4% di quest’anno.
Al sud è la Campania quella che segnala la crescita maggiore, con un Pil del 2,4%, mentre una nota positiva viene dalla Sardegna, con un +0,6%, piccolo ma primo segno positivo dopo tre anni. L’occupazione migliora, con 101 mila posti di lavoro in più, ma ad aumentare sono i lavoratori senior e part time, mentre i giovani continuano ad emigrare.
Una crescita che non porterà ad un definitivo riscatto del sud, per il quale si propone una zona economica speciale, con un piano di rinnovamento industriale e incentivi fiscali, fatti di esoneri contributivi e crediti d’imposta, per dare uno slancio definitivo all’economia depressa del meridione italiano.