L’agenzia di rating Moody’s ha declassato la Formula Uno. La società ha infatti ritenuto opportuno procedere a un downgrade di due notch / gradini nei confronti dell’azienda che gestisce il circo ad altissima velocità a quattro ruota, costretta a emettere nuove obbligazioni per remunerare il patron Ecclestone dopo il flop della quotazione. Vediamo allora quale potrebbe essere il futuro della Formula Uno, uno scenario sempre al centro di rinnovamenti di regole & co., che potrebbe avere un prosieguo a breve termine tutt’altro che calmo.
“Incurante di uno dei Mondiali più appassionanti degli ultimi anni, segnata dal testa a testa tra Fernando Alonso e Sebastian Vettel, l’agenzia di rating Usa ha ridotto di due voti a B1 il rating di Alpha Topco, la cassaforte attraverso cui Bernie Ecclestone e i suoi soci finanziari gestiscono gli interessi del circus” – esordiva qualche ora fa l’edizione online de La Repubblica.
In effetti, però, difficile dare torto all’agenzia di rating, che afferma come la propria decisione sia stata assunta alla luce “dell’aumento dell’indebitamento della società”, che è stata costretta a emettere una serie di bond per remunerare i suoi soci e per adottare una strategia di gestione finanziaria “più aggressiva” dopo il flop della prima quotazione in Borsa a Singapore, previsto a metà di quest’anno e saltato per condizioni di mercato finanziario giudicate non certo congrue.
“Il patron della Formula Uno” – conclude in merito l’edizione online de La Repubblica – “sta tentando da un paio di anni di valorizzare i suoi investimenti nel mondo dei motori. Prima ha ceduto una partecipazione di controllo al fondo di private equity Cvc, poi ha respinto la corte serata di Exor e della Ferrari e pochi mesi fa ha piazzato un altro 25% del capitale a BlackRock e Norge Investment bank, in un’operazione che ha assegnato un valore di 7 miliardi all’intero business”.