Secondo il Ministero dell’Economia, quest’anno il Pil potrebbe arrivare al 1,5%, e così superare le previsioni che erano stimate, solo 4 mesi fa, a 1,1%. A dirlo il capo economista del Ministero Riccardo Barbieri, che fornisce certezze sulla stima del 1,4%, e qualche speranza per arrivare al 1,5%. Poi però, per l’anno prossimo, la stima è del 1,2% e per il 2019 solo dello 0,9%. Un rallentamento insomma, che lascia ancora molti dubbi sull’Italia. Secondo barbieri: “La nostra stima di crescita dovrebbe essere quella di consenso, all’1,4-1,5%, e le previsioni del governo saranno prudenziali”.
Confortato dal Cer, il capo economista fa il punto della situazione in vista dell’aggiornamento sul rapporto del Ministero, previsto per la fine del mese. Il 27 settembre il governo si pronuncerà ufficialmente, ma per il Centro Europa Ricerche, non si andrà oltre l’1,4% quest’anno, e le previsioni per i prossimi due anni, vedranno il Pil rallentare. Su queste stime però, il Ministero ha delle riserve, e il rallentamento, se ci sarà, non sarà quello previsto fino allo 0,9% del 2019. Per il 2018 poi, ci si aspetta un’ulteriore crescita, perché oltre agli investimenti, il Pil sarà sostenuto dai consumi delle famiglie, che torneranno a spendere di più di oggi. Quest’anno, già i consumi privati hanno inciso sullo 0,8% del Pil, mentre gli investimenti solo per lo 0,5%, ma in futuro, a pesare, dovrebbe esserci l’aumento delle importazioni.