Merrill Lynch, uno degli osservatori più attenti di quanto accade sul fronte internazionale, ha diffuso le proprie convinzioni e le proprie raccomandazioni sulle politiche di investimento per il 2012. Stando a quanto affermato dalla società, l’economia mondiale crescerà con un ritmo pari al 3,7%, grazie a una buona performance dei Paesi emergenti, in grado di controbilanciare la contrazione della crescita dell’Eurozona, e il rallentamento delle economie più mature.
Per quanto concerne le singole aree territoriali, Merrill Lynch afferma come gli Stati Uniti saranno in grado di sviluppare il proprio prodotto interno lordo con un ritmo pari all’1,9%, e come la Cina – pur mantenendo dei ritmi di aumento della produttività piuttosto dinamici – dovrà affrontare le conseguenze negative della crisi del debito europeo e di alcuni partner di principale riferimento, con probabile rallentamento della straordinaria crescita del Paese asiatico.
Complessivamente, prosegue Merrill Lynch, lo sviluppo dei G5 (Canada, Eurozona, Giappone, Stati Uniti, Regno Unito) dovrebbe essere pressochè nullo, con una crescita stagnante. Per il nostro Paese, Merill Lynch prevede una recessione concretizzabile in – 0,7 punti percentuali, mentre la contrazione di Germania e Francia sarà pari – rispettivamente – a 0,5 e 0,65 punti percentuali.
Sempre in merito all’Italia, Merrill Lynch si dice convinta che la vera e propria stabilizzazione del debito pubblico possa verificarsi esclusivamente in caso di ritorno alla crescita. Con uno sviluppo della produzione industriale nullo, anche le riforme fiscali più severe sarebbero inutili, con il rapporto tra il debito e il Pil che – potenzialmente – potrebbe toccare quota 130 punti percentuali entro la fine del 2015. Contrariamente a ciò, nel caso in cui il Pil dovesse crescere con un ritmo tra l’1,5% e il 2,3%, il rapporto di cui sopra sarà in grado di calare rapidamente, pur rimanendo sempre al di sopra della soglia dei 110 punti percentuali.
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