L’incertezza pesa ancora sui consumi e sugli investimenti: è questa l’opinione del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco che, sottolinea con il Sole24ore, come la ripresa del Paese è e sarà ancora per diverso tempo graduale e segnata da come verranno gestite le politiche di stabilizzazione che verranno messe in atto.
Economia italiana pronta a crescere ma incertezza influenza
L’economia italiana, come anche sottolineato dal ministro delle Finanze Roberto Gualtieri recentemente, non è destinata a rimanere ferma, ma bisognerà intraprendere delle scelte per far ripartire investimenti e consumi. Ha infatti evidenziato:
Il restart dell’economia ci sarà, ma sarà graduale. Dipenderà dalle politiche di stabilizzazione, dalle misure di recovery che saranno messe in campo ma soprattutto dalla ripresa dei consumi e degli investimenti. In questa fase il risparmio precauzionale è ancora molto elevato, a causa della percezione del rischio sanitario.
La congiuntura economica in fin dei conti deve fare i conti con una situazione di partenza pre pandemia non entusiasmante, con le conseguenze del lockdown primaverile e quelle che sono le incertezze legate a una seconda ondata di contagi. Soprattutto da questa si potrà uscire con una spinta importante alla ripresa economica, a patto che vengano messe in atto, secondo Visco, le giuste riforme strutturali sfruttando proprio l’aiuto dato dal recovery fund.
Attenzione al rischio del credito
Uno degli elementi più importanti legati ai consumi sembra essere il risparmio precauzionale delle famiglie: esso è legato alle incognite relative al futuro e dove è possibile il consumatore per non trovarsi male poi, preferisce risparmiare prima. I numeri danno una fotografia precisa in tal senso: il blocco dei consumi ha portato il risparmio delle famiglie a raggiungere il 18,6% in aumento, secondo l’Istat, del 5,3% rispetto al precedente trimestre. Visco sottolinea come le misure prese per contrastare gli shock pandemici “sono state efficaci” e come “quelle fiscali hanno sicuramente alleviato grandemente i problemi per le imprese e gli individui” nonostante un maggiore indebitamento che ci si dovrà aspettare.
Una cosa che è importante che avvenga è che le banche non minimizzino il rischio del credito. Grazie alle garanzie sui crediti e alle moratorie messe in atto il sistema del credito “ha garantito il mantenimento delle condizioni di crescita” facendo registrare un incremento di 50 miliardi, contro il calo di 10 miliardi dello stesso periodo del 2019. Sottolinea il governatore di Bankitalia Ignazio Visco:
Le banche devono continuare ad effettuare prestiti anche se il rischio di credito non deve essere minimizzato. Le perdite probabili devono essere messe subito in bilancio[…]. Ci sarà un aumento dei npl e il rischio è di un aumento repentino, tuttavia credo che le stime siano esagerate e non tengono conto dei cambiamenti forti che ci sono stati nel trattamento dei crediti deteriorati.
Secondo l’economista deve essere applicato buonsenso nella gestione della richiesta di credito, sia da parte degli istituti che delle imprese.