Il testo della legge cosiddetta Salvabanche, ha passato l’ultimo ostacolo alla camera dei deputati, ed è ora legge dello stato che attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Naturalmente soddisfatto il governo Gentiloni, e i 246 deputati che hanno votato a favore del disegno di legge, mentre gli scontenti sono i 147 parlamentari che hanno rigettato il testo. 22 gli astenuti. Il governo aveva posto la fiducia su un testo giudicato imprescindibile dal rilancio economico delle famiglie e delle imprese, mentre per le opposizioni si trattava dell’ennesimo regalo alle banche. La prima ad usufruire della uova legge dovrebbe essere MPS, mentre sono 20 i miliardi stanziati nel fondo, per la nazionalizzazione delle banche in difficoltà. La legge era stata modificata al senato su alcuni punti delicati, come la lista dei debitori, il piano di educazione finanziaria e il tetto stipendi per i manager. Con questa legge viene anche riaperto il corso degli indennizzi agli obbligazionisti, in particolare per le 4 banche in risoluzione, a cui il fondo Atlante non aveva dato garanzie. Ora si potrà richiedere il rimborso fino al 30 maggio, anche da parte dei parenti, fino al secondo grado, degli obbligazionisti rimasti con il cerino in mano.