Supertassa di importazione per la BMW in caso dovesse continuare con le sue politiche di costruzione all’estero? Donald Trump, neopresidente degli Stati Uniti sembra voler continuare con la linea dura nei confronti delle aziende decentrate.
In particolare sembra aver puntato nelle ultime settimane la maggior parte delle case automobilistiche con sede americana, dando loro dei veri e propri out out: o lavorano sul territorio statunitense, o per loro sarà prevista una supertassa di importazione. La BMW nello specifico, pur essendo di origine bavarese, ha dal 1992 una linea di assemblaggio a Spartanburg (South Carolina), da dove viene prodotta la lineup X3, X4, X5 e X6.
Cosa ha minacciato il presidente degli Stati Uniti? Una supertassa del 35% per tutte le vetture che verranno prodotte in Messico nel nuovo stabilimento dedicato alla BMW Serie 3 di prossima generazione. Non è la prima volta che lancia una minaccia del genere: rappresaglie economiche che erano già state fatte nei confronti di Toyota e General Motors e dalle quali nemmeno la Ford era rimasta esente. Ma se questa ha avuto la possibilità semplicemente di spostare i propri investimenti convogliano in Michigan ciò che ancora non era stato investito, ben differente è la questione per la BMW che ha non solo iniziato già a costruire ma che dal governo messicano ha ricevuto incentivi per 200 milioni ed un abbuono fiscale decennale in cambio dei posti di lavoro creati in grado di risollevare l’economia.
Sarà curioso comprendere quanto questa politica economica sarà effettivamente in grado di “proteggere” l’economia americana o al contrario portare al disastro.