Tobin Tax in Francia

 Dopo lunghe trattative, la Francia ha finalmente varato la sua personalissima versione della Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie che Parigi cerca di sfruttare per rimpolpare le proprie casse statali, cercando altresì di infondere un po’ di ottimismo e di fiducia alla propria società, dove le polemiche sulle disuguaglianze di trattamento tra i vertici finanziari internazionali e gli operatori dell’economia reale non si sono mai sopite. 

Tuttavia, la Tobin Tax transalpina è ben lungi dall’essere quanto richiesto in un primo momento dal presidente Nicolas Sarkozy, che nel corso dei mesi si è accorto dell’impossibilità di licenziare un provvedimento “solitario” e della contemporanea obbligatorietà sostanziale di trovare un accordo – sull’argomento – con tutti i principali partner europei, al fine di non aprire la finanza francese ai rischi di una possibile migrazione dei capitali. 

TOBIN TAX EUROPEA A BRUXELLES NEL MESE DI SETTEMBRE

Nel dettaglio, la tassa sulle transazioni finanziarie varata da Parigi consiste in un prezzo dello 0,1% sulle transazioni finanziarie compiute dalle imprese francesi quotate in Borsa, che abbiano una capitalizzazione superiore al miliardo di euro. In tutto, pertanto, saranno colpite dall’introduzione della Tobin Tax parigina una sessantina di aziende, per un giro di introiti (stimato) pari a 1,1 miliardi di euro, contro gli 8 miliardi di euro che qualche mese fa Sarkozy sperava di poter annoverare quale frutto della Tobin. 

Oltre al transato delle azioni, saranno colpiti anche i cds (i credit default swaps, cioè le assicurazioni pagate per proteggersi dal default di un emittente) e le contrattazioni automatiche (cioè quelle effettuate dai terminali sulla base degli algoritmi). Due strumenti che verranno “sanzionati” con un’imposizione dello 0,01%, e che rischiano di essere comunque tagliati fuori, ben presto, dal novero della Tobin Tax (visto e considerato che i cds saranno fortemente ridimensionati in ambito comunitario, e i contratti automatici vengono effettuati per controvalori risibili rispetto al totale delle operazioni quotidiane).

Lascia un commento