Quali sono le società più trasparenti del mondo? Quali sono le migliori corporate internazionali per livello di avversione ai rischi di corruzione? A dircelo è stata, nelle scorse settimane, la periodica e interessante analisi compiuta dalla Transparency International, organizzazione governativa che si occupa di reati nel settore pubblico e privato, e che periodicamente produce classifiche e report per evidenziare quali società hanno il grado di trasparenza più elevato all’interno delle rispettive amministrazioni.
Per il 2012, Transparency International ha realizzato una classifica delle 150 società quotate in borsa più grandi al mondo, indicando quali sono le più trasparenti nella gestione delle proprie attività. Un elenco frutto di un lavoro molto complesso, all’interno del quale sono stati tenuti in considerazione gli impegni assunti dalle singole società, la disponibilità di informazioni sul modo in cui sono strutturate e la quantità di informazioni che producono nei Paesi dove operano.
Il risultato è stato discretamente sorprendente. In cima alla classifica sono terminate società “insospettabili”, mentre a margine sono state collocate aziende che invece gli operatori auspicavano esser titolari di livelli di trasparenza certamente maggiori. Ad esser le più trasparenti sono – complessivamente – le società del settore estrattivo, probabilmente anche in virtù della normativa di settore che sono tenute a rispettare. Sono invece più chiuse le aziende giapponesi dell’auto, e le società finanziarie di Russia e Cina.
In una classifica dove lo 0 rappresenta la scarsa trasparenza e il 10 rappresenta la massima trasparenza, la top ten è dominata dal settore primario: Statoil, Rio Tinto, BHP Billiton, Arcelor Mittal, BG Group, HSBC, BASF, France Telecom, BP e Allianz occupano infatti le prime 10 posizioni, con votazioni di almeno 6,5. Tra le italiane, Enel strappa un dignitoso 6,2, mentre Eni si accontenta di un voto appena sotto la sufficienza (5,9).
E le meno trasparenti? A occupare le ultime posizioni sono Bank of China, Bank of Communication (China), Honda e China Construction Bank, con votazione al di sotto dei 2 punti.