Sono usciti i dati sulla disoccupazione negli Stati Uniti, scesa al 4,5%, e questo mette un po’ in crisi il programma di rialzo dei tassi della Federal Reserve, che vedeva un ciclo di tre rialzi per quest’anno. Alzare i tassi con il rischio di rallentare o tenerli stabili e aspettare di crescere ancora? Questo perché è vero che la disoccupazione scende, con circa 98 mila nuove assunzioni, ma gli analisti si attendevano un quadro ben più roseo, con addirittura 180 mila nuovi posti di lavoro. Un rialzo dei tassi potrebbe frenare la crescita, che seppur bassa, sta muovendo il mercato USA. Anche perché i dati sul lavoro part-time non sono positivi, restando invariati, e quindi queste nuove occupazioni restano nel segno della precarietà del mondo del lavoro americano. La Federal Reserve intanto, sta alleggerendo il proprio bilancio dai titoli di stato, acquistati in grandi quantità nei programmi di Quantitative Easing, e anche le notizie sul bilancio federale non fanno ben sperare per il futuro, meno roseo di quanto sembri, se non addirittura catastrofico per alcuni analisti. Tornando ai dati sull’occupazione, le donne sono quelle che più hanno trovato lavoro, i bianchi e gli ispanici, mentre il lavoro resta un problema per i neri, i teenager, gli asiatici e i maschi adulti, che non migliorano le statistiche.