Rispetto ai minimi del marzo 2009, la Borsa Italiana lo scorso anno, ed in particolare l’indice FTSE ITALIA MIB, ha messo a segno un rialzo dell’85%, mentre su base annua l’incremento, rispetto alla fine del 2008, è stato del 20%. A fronte di una buona performance, quindi, per l’azionario, Borsa Italiana S.p.A., nella review dei mercati 2009, ha inoltre messo in evidenza come lo scorso anno sia stato registrato ancora una volta un boom per gli scambi di Etc ed Etf per un controvalore pari a ben 54 miliardi di euro, con un incremento del 12,9% rispetto all’anno precedente, e con una crescita elevata, pari al 73,1%, dei contratti che si sono attestati a quota 2,5 milioni.
Grazie alla rivalutazione della Borsa nel 2009, la capitalizzazione di tutte le società nazionali quotate è tornata ad attestarsi sopra il livello del 30% del prodotto interno lordo domestico, mentre a fine 2008 tale valore era crollato al 23,8% del PIL per effetto della tempesta abbattutasi nell’ultimo quarto sui mercati finanziari di tutto il mondo. Per quanto riguarda il numero di società revocate dalla quotazione sul listino, queste nel 2009 sono state 12, segnando quindi una diminuzione rispetto alle 16 del 2007 ed alle 18 dell’anno 2008. Non entusiasmante, ma c’era da aspettarselo, è stato il dato 2009 per le OPA: queste, infatti, sono state solo dodici, praticamente la media di una al mese, per un controvalore complessivo che ha sfiorato i 700 milioni di euro.
La “regina” degli scambi nel 2009, per quanto riguarda le azioni, è la banca Unicredit che, lo ricordiamo, nel marzo dello scorso anno era crollata fino a 0,7 euro circa prima di mettere a segno nell’arco di due mesi una progressione irresistibile fin oltre il livello dei due euro per azione. Complessivamente, sulle azioni Unicredit, codice ISIN IT0000064854, lo scorso anno sono state scambiate azioni per un controvalore pari a 123,6 miliardi di euro, a fronte, allo stesso modo, del record di contratti pari a ben 6,6 milioni.