Per la prossima settimana negli Stati Uniti sono attesi i dati sull’inflazione, l’indice sulla fiducia dei consumatori e le vendite al dettaglio. Dopo la pubblicazione dei dati sulla disoccupazione, salita al 6,1% in Agosto (ai massimi degli ultimi quattro anni) l’attenzione torna sulla variabile più importanti ai fini delle decisioni di politica monetaria: l’inflazione. Negli USA l’indice de prezzi alla produzione dovrebbe segnare un ribasso dello 0,5% rispetto al mese precedente. Un’inflazione in calo sarebbe una boccata di ossigeno per i consumi statunitensi e di conseguenza anche per la crescita. Sono attesi dati positivi anche dalle vendite al dettaglio che dovrebbero essere tornare a salire dopo il calo del mese di luglio. Intanto in Europa la BCE si trova divisa tra previsioni di rallentamento nella crescita e un’inflazione che resta alta (3,8%). Il presidente della Commissione Europea Barroso ha dichiarato che la l’organo da lui presieduto ridurrà le stime di crescita per l’area euro portandole all’ 1,7%.
Questa settimana è però stata caratterizzata anche da una discesa del prezzo del petrolio, sceso a 106 dollari al barile. I dati sulla disoccupazione statunitense e la riduzione dei timori per gli uragani nel Golfo del Messico hanno spinto di nuovo al ribasso il prezzo del greggio. Il prezzo del petrolio in calo potrebbe rallentare la corsa dell’indice dei prezzi al consumo della zona euro, in tal caso una diminuzione dei tassi di interesse sarebbe la cosa più probabile ed è su questo che gli investitori stanno scommettendo. Negli ultimi sette giorni il dollaro ha guadagnato il 3,1% nei confronti dell’euro e sembra che il movimento sia destinato a proseguire.
Potrebbe essere quindi vantaggioso rivolgersi ad ETF che replicano l’andamento del dollaro contro l’euro. In particolare segnaliamo FED Funds Effective Rate Total Return-DB (XFFE.MI), (cliccate qui per la scheda del prodotto) quotato alla borsa di Milano questo Etf rappresenta un deposito in dollari remunerato al tasso di interesse fissato dalla Federal Reserve. Dal grafico possiamo osservare come questo XFFE.MI abbia beneficiato del movimento rialzista del dollaro cui abbiamo assistito nelle ultime settimane.