Tempi duri per la Federal Reserve: l’istituto sembra essere diviso attualmente su tutto. Ed in particolare sui tassi di interesse, vero punto focale dell’economia dei prossimi mesi e del percorso economico che gli Stati Uniti saranno chiamati a intraprendere.
I membri del Federal Open Market Committee, coloro che si occupano di politica monetaria all’interno della Banca centrale americana non sanno che pesci prendere: nello specifico ancora devono decidere quando iniziare la riduzione del bilancio della banca centrale che negli anni della crisi economica è stato gonfiato attraverso l’acquisto di bond ipotecari e Treasury Bond. E se questo non fosse già abbastanza, vi sono anche i sempiterni dubbi, come anticipato, su quando eseguire il prossimo rialzo dei tassi di interesse. E’ questo quello che raccontano i verbali diffusi ieri a proposito della riunione della Fed tenutasi a luglio. Per il momento l’unica cosa che si sa è che il costo del denaro rimarrà fermo al livello attuale e che la riduzione del bilancio da 4500 miliardi di dollari avverrà “relativamente presto” senza maggiori specifiche.
La maggiore preoccupazione rimane l’inflazione, purtroppo ancora ben lontana dai numeri che la Federal Reserve vorrebbe ottenere come dimostrato dai dati di luglio e che stanno costringendo gli esperti a trattenersi rispetto ad un eventuale nuovo rialzo dei tassi. È per questo che la decisione è stata ufficialmente rimandata al prossimo meeting, in modo tale di avere abbastanza dati “macroeconomici e informazioni su sviluppi capaci di condizionare i mercati finanziari“. Settembre sarà senza dubbio un mese molto interessante da questo punto di vista.