Fed non tocca i tassi di interesse

La Fed non tocca i tassi di interesse, sottolineando di essere intenzionata a eseguire un solo taglio sui tre previsti inizialmente nel mese di marzo.

Una decisione ben ponderata della Fed

Questo non è segno di scarsa memoria da parte di Jerome Powell, ma una decisione presa insieme agli altri esperti della Federal Reserve in base ai dati ricevuti in questi ultimi mesi. E la ragione è sempre la stessa: il 2% di inflazione è lontano e nonostante la corsa dei prezzi al consumo sia rallentata, non vi è al momento abbastanza spazio per fare di più.

Certo, è un discostarsi dalla decisione presa dalla BCE qualche giorno fa. Ma la stessa Christine Lagarde ha sottolineato che il taglio dei tassi di interesse avvenuto potrebbe anche rimanere l’unico per diverso tempo. La Fed ha deciso semplicemente di andare più cauta dopo aver rivisto al rialzo le stime sull’inflazione del 2024. Passata al 2,6% rispetto al precedente 2,4%.

Wall Street ha tenuto nonostante l’annuncio che vede la Fed sostenere come la riduzione del costo del denaro quest’anno potrebbe essere di soli 25 punti base. Jerome Powell ha infatti evidenziato che pur essendo calata in modo sostanziale l’inflazione, il suo valore resta troppo elevato per abbassare troppo i tassi di interesse.

Si è preferito quindi lasciare il costo del denaro al momento invariato rispetto all’ultimo rialzo avvenuto nel luglio 2023. Una delle ragioni di questa decisione sta anche nel fatto che a maggio i prezzi al consumo sono cresciuti del 3,3%: E quindi sotto le attese degli analisti e meno del 3,4% di aprile.

Intervento possibile in caso di necessità

La crescita statunitense rimane solida e così vogliono mantenerla gli esperti della Fed. Soprattutto in attesa della crescita aspettata quest’anno del PIL pari al 2,1%. Ovviamente il presidente della Fed ha sottolineato che la Banca centrale sarà pronta a intervenire nel caso in cui il mercato del lavoro dovesse indebolirsi.

Ha comunque lasciato aperto alla possibilità di ulteriori tagli nel caso in cui i dati dovessero cambiare, dato che l’unico rialzo previsto per il 2024 “non è un piano“. E quindi questa decisione può essere rivalutata.

Quella americana nasce per via della mancanza di maggiori dati che possano esprimere fiducia sul calo dei prezzi. Attualmente il 2% tanto agognato anche dalla BCE è lontano ed essendo attualmente in America l’outlook economico incerto, la Federal Reserve preferisce andarci con i piedi di piombo.

Di certo stupisce un poco la decisione, se si pensa agli 8 tagli preventivati a inizio 2024. Questa decisione di certo non aiuterà Biden nella sua campagna elettorale, dato che viene erroneamente data a lui la colpa di una decisione presa in modo indipendente dalla Fed.