La Fed promuove le grandi banche americane e la maggior parte delle controllate statunitensi dei colossi internazionali tranne una: Credit Suisse. L’istituto infatti non ha passato gli stress test annuali della Federal Reserve e viene “rimandata ad ottobre” come uno studente impreparato.
Cosa significa questo? Che la banca avrà tempo proprio fino a quel mese per adeguare i suoi “piani di capitale” entro l’autunno per non subire conseguenze. I risultati, ad ogni modo, mostrano che le banche presenti sul territorio americano sono abbastanza solide e che, ancora più importante, sono preparate ad affrontare possibili crisi. Nessun salvataggio federale in vista quindi, a differenza di quello che successe nel 2007 quando la banca centrale dovette agire per correre ai ripari. I dati provenienti dagli Stati Uniti mostrano che 17 delle 18 banche prese in esame hanno ricevuto il via libera sul loro operato, a partire dalle strategie per arrivare ai dividendi. La Fed ha potuto valutare come da JP Morgan a Bank of America, da Citigroup a Goldman Sachs possano contare su riserve di capitale raddoppiate dall’ultima valutazione e per questo capace di gestire qualsiasi crisi.
Tra coloro che hanno attirato l’attenzione vi è anche Deutsche Bank, che quest’anno ha passato gli stress test senza problema alcuno a differenza dello scorso anno. L’istituto tedesco ha attualmente in programma di eseguire tagli importanti alle sue attività di investment banking ed è per questo un’osservata speciale: in discussione vi è anche il fatto che sia ancora sotto inchiesta per violazioni delle norme contro il riciclaggio di denaro.