“Con l’applicazione della “Convenzione multilaterale sull’assistenza amministrativa reciproca in materia fiscale” la Svizzera, dal 1 gennaio 2017 – spiega Francesco Veltroni, Portfolio Manager di Genève Invest, società di gestione patrimoniale indipendente con sede a Ginevra e Lussemburgo – si è definitivamente conformata alle leggi internazionali per quel che concerne la normativa relativa alle tassazioni. Oltre un centinaio di altri Stati hanno aderito all’accordo e così, dall’anno scorso, il paese elvetico ha iniziato a condividere le informazioni finanziarie sui conti bancari dei cittadini dei Paesi con cui sono stati firmati gli accordi. I dati vengono consegnati automaticamente una volta all’anno, ma possono essere utilizzati solo per le attività di riscossione delle imposte, senza essere resi pubblici.”
La riforma del governo svizzero, incentrata su una trasformazione profonda del sistema fiscale per le imprese della Confederazione, è stata portata avanti dall’esecutivo con l’obiettivo di rispettare i criteri imposti dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE): l’intenzione è quella di fissare delle misure che mantengano una bassa fiscalità per le multinazionali e le imprese.
Si tratta di una svolta rispetto al passato, quando la Svizzera e nazioni come Liechtenstein, San Marino, Montecarlo, Isole Cayman, Ecuador, Mauritius, fornivano informazioni bancarie solo a un numero limitato di altri Stati e senza garantire, in nessun caso, la piena collaborazione.
“Dal punto di vista pratico – spiega ancora Veltroni dall’ufficio lussemburghese di Genève Invest – il cambiamento apportato dal nuovo corso fiscale intrapreso dalla Svizzera è stato profondo. Le misure hanno reso infatti molto più difficile l’evasione fiscale e, di conseguenza, hanno definitivamente sfatato il mito del viaggio in Svizzera con la valigia piena di contanti da depositare in nero. La Svizzera resta comunque un paese dove, alla luce del sole e nel totale rispetto delle leggi, è possibile depositare i propri risparmi in maniera vantaggiosa, giovandosi di un contesto fiscale molto snello. Per quanto riguarda le imposte indirette – dichiara Veltroni di Genève Invest- la Svizzera applica infatti l’aliquota IVA più bassa d’Europa, pari al 7.7%, ed è considerato il paese di riferimento per chiunque voglia investire tramite una società di gestione patrimoniale, grazie a una tassazione agevolata, alla solidità economico-politica del contesto nazionale e a un’esperienza nel settore finanziario che non ha pari al mondo.”
La Svizzera non è l’unico paese europeo nel quale è possibile giovare di un regime fiscale dal carico contenuto. La Bulgaria, ad esempio, a partire dal 2008 ha implementato un sistema di flat tax, con un’aliquota unica del 10% per le persone fisiche. Una tassazione simile è in vigore anche ad Andorra, dove vige un’aliquota ordinaria del 10%, mentre per i redditi con una base imponibile generale l’aliquota è ridotta al 5% tra i 24.000 e i 40.000 euro.
Anche l’isola di Malta dispone di una tassazione interessante, su base territoriale del reddito, con le persone fisiche e le società che vengono tassate solo per i redditi ivi percepiti. Le isole Canarie, infine, rientrano nella Zona Especial Canaria (ZEC), e offrono uno basso regime fiscale e un insieme di agevolazioni molto ampio, autorizzato dalla Commissione europea con l’obiettivo di evitare lo spopolamento e permettere all’arcipelago di sostenersi anche oltre il turismo.
Francesco Veltroni di Genève Invest conclude spiegando che “in questo quadro la Svizzera (che in quanto Stato extra UE non è obbligata a rispettare tutte le direttive della Commissione europea) è sicuramente il paese più sicuro e che offre il rapporto vantaggi-sicurezza più alto dell’area continentale. I risparmi trasferiti in Svizzera sono al riparo da qualsiasi scossone politico e all’interno di un sistema economico forte di un debito pubblico che corrisponde ad appena il 33% del PIL, mentre la media dei paesi UE supera l’85% e l’Italia è al 131,2%. Il vantaggio competitivo del paese elvetico è rappresentato dalla solidità del suo sistema bancario e dalla possibilità connessa, per chi decide di investire in Svizzera, ad esempio con Genève Invest, di adottare strategie finanziarie che prevedano il reinvestimento degli interessi generati dalle cedole delle proprie obbligazioni, in modo da ottenere importanti sgravi fiscali.”
La Svizzera è dunque, ancora oggi, il punto di riferimento di chiunque voglia investire i propri risparmi in Europa mantenendo un basso carico fiscale e con ottime possibilità di rendimento.