Facebook e l’Agenzia delle Entrate trovano un accordo per mettere finalmente fine al contenzioso tra l’azienda statunitense ed il fisco italiano per anni di tasse non pagate relative all’attività della società sul territorio italiano. E la cifra è salata.
Si parla infatti di circa 100 milioni di euro, cifra che chiude, grazie all’accertamento con adesione, il caso Facebook Italia nato in seguito alle indagini fiscali condotte dalla Guardia di finanza e coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, relativamente al periodo tra il 2010 e il 2016. Va sottolineato: per quanto si tratti del primo accordo di questo tipo in Europa per l’azienda di Mark Zuckerberg, non si tratta assolutamente del primo del suo genere per l’Agenzia delle Entrate.
L’ente ha già infatti sottoscritto simili accordi negli anni passati anche con Google, Amazon ed Apple per una cifra totale versata all’erario di circa 700 milioni di euro. Basta infatti fare un piccolo salto indietro nel tempo per ricordare che nel 2017 l’Agenzia delle Entrate e Google avevano siglato un accertamento con adesione per gli anni di imposta compresi tra i il 2009 e il 2013: in questo caso Big G aveva sborsato circa 306 milioni di euro, comprensivi anche degli importi riferibili al biennio 2014 e 2015 e a un vecchio contenzioso relativo al periodo 2002-2006. Con i soldi di Facebook l’erario porta a 824 milioni di euro i soldi delle tasse recuperati. Facebook rende noto l’accordo attraverso la pubblicazione di una nota:
Il percorso di definizione tra Agenzia delle entrate e Facebook si è basato su una parziale riconfigurazione delle contestazioni iniziali, senza alcuna riduzione degli importi contestati, e darà luogo ad un pagamento di oltre 100 milioni di euro complessivamente riferibili a Facebook Italy S.r.l.