Nessun archivio delle fatturazioni elettroniche per l’Agenzia delle Entrate: il Garante della Privacy ha infatti sancito che l’ente dovrà limitarsi a memorizzare solo i dati fiscali necessari per i controlli automatizzati al fine di difendere i diritti dei cittadini.
Nessuna risposta è invece arrivata per ciò che riguarda i reclami delle associazioni di categoria ed professionisti che avrebbero voluto un’introduzione più lenta del sistema di fatturazione telematico e che considerano la disposizione del decreto fiscale che blocca multe agli adempienti per i primi sei mesi del 2019 insufficiente. Commenta in tal senso Maurizio Grosso dell’Ordine dei commercialisti:
La non applicazione delle sanzioni non esime dall’adempimento, allunga solo un po’ i tempi. È solo un palliativo, che non ci eviterà il caos. Si tratta di un adempimento non trascurabile, era normale aspettarsi un margine di tempo superiore. Anche perché è vero che gli italiani si muovono all’ultimo minuto, ma l’esperienza dimostra che non vale la pena di attrezzarsi in anticipo, perché poi le norme cambiano in corso d’opera. Tanto che i medici che si erano attrezzati per tempo non sono invece più tenuti alla fatturazione elettronica.
Dal canto loro la maggior parte degli imprenditori spera che l’incontro avuto con il ministro del lavoro Luigi Di Maio possa portare all’ottenimento di maggiore tempo per ciò che riguarda la sospensione delle sanzioni: essi infatti puntano ad ottenere almeno un anno di tempo, dato che secondo le analisi dei costi eseguiti, per le aziende la fatturazione elettronica porterebbe ad un aggravio di spesa di 40 centesimi a fattura e quindi traducibile nel complesso degli interessati per una somma totale di 400 e i 600 milioni.