La manovra finanziaria di ferragosto é ancora da lavorare e rielaborare negli ultimi dettagli, il pareggio di bilancio risulta essere la priorità e continuano le perequazioni tra le voci dell’attivo e del passivo delle casse di Stato. In queste ultime ore infatti, giunge notizia dell’aumento di un punto percentuale sui prodotti già tassati al 20%. L’imposta sul valore aggiunto (imposta sui consumi e quindi divincolata da ogni criterio di progressività basato sul reddito) dovrebbe aumentare di un punto dal 20 al 21%. Il gettito aggiuntivo é stimato in 4 miliardi potrebbe servire a dimezzare i tagli previsti agli enti locali e a creare un fondo da destinate sin dal prossimo anno alla riforma fiscale. Nello specifico, di questi 4 miliardi, 2,5 saranno destinati alla riforma del fisco e 1,5-1,8 miliardi alla super Irpef e agli enti locali. Sembra però che 4 miliardi non saranno comunque sufficienti a ridurre i tagli a Comuni e Province.
L’opposizione si affretta a esprimere il suo parere discordante: Pierluigi Bersani, segretario del Pd, in una lettera a Repubblica scrive:
Pensiamo a una patrimoniale ordinaria progressiva sugli immobili, a partire da valori molto elevati e con larghe esenzioni (gettito stimato, almeno 5 mld l’anno). Non è meglio un intervento di questo tipo, strutturale ed equo, piuttosto che un aumento dell’Iva che pesa di più sui meno abbienti e deprime i consumi?
Aumentando l’Iva, il governo entra in rotta di collisione con la Cisl e credo anche con la Uil – conclude il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni -. Per Cisl e Uil il fisco è la vertenza delle vertenze e quindi non faremo sconti. L’aumento dell’IVA é un vero disastro, una misura inaccettabile, tanto più che viene fatta perché lor signori non vogliono tagliare i costi della politica. Contro il dl il sindacato manifesterà davanti al Senato, e stiamo pensando anche a manifestazioni territoriali, ma sempre di sera o di sabato.
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